Martina Hingis |
Martina Hingisova Molitor nasce il 30 settembre 1980 a Kosice, Cecoslovacchia (oggi Slovacchia), vive per un certo periodo in Florida, per poi tornare in Svizzera, dove risiede nella cittadina natale di Trubbach. E' entrata nella storia come la più giovane persona a vincere un titolo al Torneo di Wimbledon. Il suo futuro, d'altronde, non poteva che essere segnato, se è vero che venne chiamata Martina in onore della grande Martina Navratilova, altra grande tennista d’origine cecoslovacca. Come molte tenniste professioniste, Martina Hingis ha iniziato a giocare in giovane età, cosa che, dopotutto, quel durissimo sport che è il tennis richiede. Maneggiare una racchetta è quasi come maneggiare un violino: prima si inizia, meglio è. A cinque anni la vediamo già sgambettare sui campi in terra rossa. Nel 1994 fa il suo debutto nel circuito del tennis professionistico al torneo di Zurigo Nel 1995 gioca agli Australian Open il suo primo torneo dello Grande Slam e disputa la sua prima finale in singolare al torneo di Amburgo, perdendo contro la spagnola Conchita Martinez. Nel 1996, giocando in coppia con la ceca Helena Sukova nel doppio femminile, entra nella storia come la più giovane tennista a vincere un titolo a Wimbledon. Ottiene la prima semifinale in un torneo del Grande Slam agli US Open. Ad ottobre vince a Filderstadt il primo titolo in singolare, battendo la sudafricana Anke Huber, ed entra per prima volta tra le top ten della classifica WTA. A fine anno, nel torneo WTA Chase Championships, gioca una finale memorabile contro la campionessa tedesca Steffi Graf, uscendo sconfitta solo al quinto set. Negli incontri di singolo la carriera è folgorante: è proiettata in men che non si dica nel firmamento internazionale; vince a Wimbledon e gli US Open nel 1997 (a soli diciassette anni) e gli Australian Open rispettivamente nel 1997, 1998 e 1999. Nel 1998 vince tutti i tornei di doppio del Grande Slam, incantando pubblico e intenditori per il suo stile elegante e altamente spettacolare. Un tipo di gioco che è il frutto di una meticolosa applicazione della materia grigia, una sostanza che non tutti possono vantare di avere. Mancando infatti della potenza fisica di Monica Seles (per non parlare di altre atlete esplosive come Serena Williams), ha dovuto adattarsi ad un gioco basato sulla fantasia e sull'elemento sorpresa, affidandosi a colpi da fondo campo, fluidi e precisi, alla sua abilità sotto rete - che le ha permesso di diventare un'eccezionale giocatrice di doppio - e alla sua notevole varietà di colpi. Martina Hingis è diventata popolare tra gli appassionati di tennis anche per il suo comportamento brillante ed effervescente in pubblico, combinato con un aspetto attraente che l'ha resa quasi un sex-symbol, nonché icona appetita dai sempre famelici pubblicitari. Nessuno stupore, dunque, che le sue apparizioni in doppio con l'altra campionessa-modella del tennis, Anna Kournikova, abbiano attirato l'attenzione dei media per motivi non solo sportivi. Ma la carriera di Martina, dopo questa messe di successi, è destinata ad un duro stop. Dopo essere stata la numero 1 della classifica femminile, nell'ottobre 2002 interrompe l'attività a causa di cronici infortuni a piedi e ginocchio; nel febbraio 2003 dichiara addirittura di non prevedere un ritorno alle competizioni. Martina Hingis confessa di non essere in grado di giocare ad alti livelli, e che non è intenzionata ha sopportate il dolore ai piedi giocando ad un livello inferiore. Dopo lo stop si dedica allo studio serio dell'inglese, a cui ha alterna apparizioni pubblicitarie per conto di diversi sponsor. L'altra sua grande passione è l'equitazione e certo non si fa mancare lunghe cavalcate con il suo cavallo preferito. Le era stata attribuita una relazione con Sergio García, giocatore di golf professionista, ma questi ha pubblicamente riconosciuto la fine della relazione nel 2004. Dopo uno stop di tre anni, all'inizio del 2006 arriva il ritorno ufficiale al tennis della ex numero uno del mondo, superando il primo turno del torneo Wta di Gold Coast (Australia). Nel mese di maggio dello stesso anno trionfa agli Internazionali di Roma, tornando di prepotenza nella top 20 mondiale. Nella prima metà del 2007 è stabilmente tra le prime 10 giocatrici, con il n. 6 ottiene la miglior classifica dal rientro. Conferma i quarti agli Australian Open (battuta ancora da Kim Clijsters). Quindi gioca per l'ottava volta la finale a Tokyo, ottenendo il 5° successo personale, 43. mo in carriera e il 17 .mo in un torneo Tier I, cioè quelli di valore inferiore solo agli Slam. Un problema all'anca ne pregiudica i risultati, deve saltare sia il torneo di Roma che il Roland Garros e, dopo 44 settimane, esce dalle top ten della classifica. Tornei singolo: finali 68, vinte 43. Tornei doppio: finali 50, vinte 36. Tornei misto: finali 1, vinte 1. Nel circuito WTA complessivamente ha disputato 118 finali, ottenendo 79 vittorie. In particolare nei quattro tornei del Grande Slam vanta 24 finali tra singolo, doppio e misto, con un totale di 15 titoli vinti. Vanno aggiunte, relativamente ai tornei ITF, in singolo 2 vittorie (Langenthal, SVI, 1993 e Prostejov, CZE, 1996) e 1 finale (Prostejov, CZE, 1995) e in doppio 1 vittoria (Prostejov, CZE, 1995 in coppia con Petra Langrova). Inoltre nel 1998 ha disputato la finale di Fed Cup persa 3-2 contro la Spagna, in cui ha vinto entrambi gli incontri in singolo ma ha perso il doppio (in coppia con Patty Schnyder). |
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