LeBron Raymone James nato a Akron il 30 dicembre 1984 è un cestista statunitense, professionista NBA.
Ala piccola di 203 cm per circa 113 kg, viene regolarmente soprannominato King James, The Chosen One ("Il Prescelto") e LBJ dalla stampa sportiva. Viene inoltre accolto nella Quicken Loans Arena con l'annuncio "The King is in the building". Con la Nazionale statunitense ha vinto la medaglia d'oro ai Giochi di Pechino 2008, assieme ai vari Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Jason Kidd e Dwyane Wade.
LeBron James è nato il 30 dicembre 1984 e ha passato la sua infanzia nei bassifondi di Akron, in Ohio. È stato cresciuto solamente da un genitore, sua madre Gloria, e spesso, per difficoltà economiche, si trovavano senza casa e a vivere presso degli amici.
LeBron entra nel 1999 nella squadra della sua scuola superiore, la St. Vincent-St. Mary High School. Con 27 punti e 3 rimbalzi di media nel suo primo anno, guida la squadra a un record di 13 vittorie e nessuna sconfitta, concludendo la stagione 1999-2000 con il titolo Ohio State Division III. Nel suo secondo anno, LeBron guida la squadra al secondo campionato vinto, guadagnando inoltre il titolo di Mr. Basketball for Ohio, grazie a una media stagionale di oltre 25 punti, 7 rimbalzi e quasi 6 assist a partita. All' high school vinse il titolo di MVP per due volte di fila (da sophomore e da junior) cosa che non succedeva da 47 anni. È qui che comincia la leggenda di LeBron James: pur essendo ancora un ragazzino del liceo, si spostano per ogni sua partita 16 000 persone in media, costringendo la sua scuola a chiedere l'utilizzo del palazzetto dell'università più vicina.
La televisione americana ESPN fa conoscere James in tutto il mondo quando, all'inizio del 2003, trasmette una partita di SVSM contro Oak Hill Academy (dove fino alla stagione 2001-02 militava l'altro giovane fenomeno Carmelo Anthony). La diretta della partita ottiene uno share storico, secondo solo al comeback di Michael Jordan. Conclude la quarta stagione (coronata col terzo titolo) con oltre 31 punti e 9 rimbalzi di media. Neanche diciottenne, gli viene offerto un contratto di quattro milioni di dollari l'anno per giocare nella NBA. Partecipa a degli allenamenti con il team dei Cleveland Cavaliers, che viene per questo multato. Ma la fortuna assiste la squadra dell'Ohio quando ottiene la prima scelta assoluta alla "lotteria" del DraftNBA 2003.
Senza alcuna sorpresa, James viene selezionato come prima scelta assoluta al primo giro del draft NBA del 2003. Gioca 79 partite (ne salta solo 3 per un infortunio alla caviglia) della stagione 2003-04, avendo una media complessiva di 20,9 punti, 5,5 rimbalzi e 5,9 assist a partita. Diventa così la terza matricola che sia riuscita a realizzare almeno 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media al primo anno (dopo Oscar Robertson e Michael Jordan e successivamente Tyreke Evans), e viene premiato con il "NBA Rookie of the Year Award". I Cleveland Cavaliers chiudono la stagione con un record di 35 vittorie e 47 sconfitte, non riuscendo a qualificarsi per i play-off, ma mostrando un netto segno di miglioramento generale con l'innesto del giovane James che si appresterà a diventare la stella di Cleveland.
La stagione 2004-05 si rivela una delusione per i Cleveland Cavaliers, che nuovamente non riescono a qualificarsi per i play-off. LeBron James gioca 80 partite, migliorando in quasi tutte le categorie statistiche: 27,2 punti, 7,4 rimbalzi e 7,2 assist di media.
Il 2005-06 si rivela molto positivo per James, che segna 31,4 punti a partita e tiene la sua squadra in corsa per un posto alla post-season e guida i Cavaliers fino al secondo turno (primo turno passato segnando 35,7 punti di media) perdendo poi 4-3 contro i vicecampioni del 2005, i Detroit Pistons.
Il 2006-07 si rivela invece un anno di leggera diminuzione delle cifre per James (27,3 punti, 6,7 rimbalzi, e 6 assist) mentre la squadra ottiene, forse con più discontinuità rispetto all'annata precedente, lo stesso identico numero di vittorie (record a fine anno: 50-32). I playoff sono invece molto fruttuosi: Cleveland arriva in finale contro i San Antonio Spurs, avendo battuto i Washington Wizards, i New Jersey Nets e i favoritissimi Detroit Pistons nella Finale della Eastern Conference. In gara 5 di questa serie LeBron James fa una delle più grandi prestazioni che la storia NBA ricordi per quanto riguarda i play-off: segna 29 degli ultimi 30 punti di squadra (e tutti gli ultimi 25), segna il canestro decisivo a 2,2 secondi dalla fine che decreta la vittoria dei Cavaliers, dopo un doppio tempo supplementare, per 109-107 (il suo tabellino personale ammonta, a fine partita, a 48 punti, 9 rimbalzi, 7 assist, 2 rubate e 2 stoppate). Grazie al suo contributo i Cavs arrivano in finale NBA per la prima volta nella loro storia, dove vengono però sconfitti dai San Antonio Spurs con un severo 4-0.
Nel corso dell'annata 2005 stabilisce il suo career-high di punti: 56 punti fuori casa contro i Toronto Raptors.
Durante la stagione 2007-08 LeBron vince per la seconda volta nella sua pur breve carriera il titolo di MVP nell'All Star Game di New Orleans. Soprattutto grazie al suo apporto anche in questa stagione i Cleveland Cavs si qualificano ai play-off peraltro con la testa di serie numero 4 della Eastern Conference, Lebron James inoltre conclude la Regular Season con il titolo di miglior realizzatore dell'NBA (l'unico ad avere una media superiore ai 30 punti a partita). Nel primo turno i Cavaliers eliminano i Washington Wizards del rientrante Gilbert Arenas soprattutto grazie alle prestazioni di LBJ (32 punti in gara 1, 30 in gara 2, 34 in gara 5 e gara 6). Al secondo turno i Cavaliers affrontano i Boston Celtics di Kevin Garnett, Paul Pierce e Ray Allen in una serie che si protrae fino a gara 7. Alla fine la spuntano i futuri campioni dei Celtics, anche perché LeBron inizialmente non riesce a dare alla squadra l'apporto che da lui ci si aspetta, anche a causa di un eccellente difesa di Boston. Nonostante questo in gara 7 James mette a referto ben 45 punti, tenendo a galla fino all'ultimo i suoi Cavs, la partita termina con un 97-92 per Boston (41 punti di Pierce).
Il 6 settembre 2008 al Toronto Film Festival viene proiettato More Than a Game il documentario, per la regia di Kristopher Belman, che racconta la scalata alla Nba di James, raccontando dieci anni di vita di LeBron, dagli 8 ai 18 anni.
Al termine della stagione 2008-09, dopo aver guidato i suoi Cleveland Cavaliers al miglior record della lega (di cui è il secondo marcatore dell'anno, dietro a Dwyane Wade), riceve il premio di MVP della regular season
Nei playoff 2009, dopo aver battuto Detroit ed Atlanta per 4 a 0, i Cavaliers vengono eliminati per 4 a 2 dagli Orlando Magic, nonostante le storiche prestazioni mostrate da James (38.5 punti, 8.3 rimbalzi e 8 assist di media).
Dopo la sconfitta contro Orlando, James viene sottoposto ad un intervento chirurgico per asportare un tumore benigno alla bocca scoperto qualche mese prima. L'operazione dura cinque ore e riesce perfettamente.
Dopo aver annunciato di voler rinunciare al numero 23 in onore di Michael Jordan, a metà stagione 2009-10 LeBron ha ufficializzato che nella stagione successiva indosserà la maglia numero 6, lo stesso numero che indossa in nazionale e negli allenamenti con i Cavs.
Dopo il primo turno dei playoff, l'NBA assegna a LeBron il suo secondo titolo di MVP consecutivo. Anche stavolta, però, James non riesce a raggiungere l'obiettivo del titolo NBA: i Cavs vengono infatti sconfitti in semifinale dai Boston Celtics col punteggio di 4-2.
Ha partecipato ai Giochi Olimpici di Atene 2004 con il Dream Team, la Nazionale USA, che si è piazzato terzo nel torneo alle spalle di Argentina e Italia. Al di là del fascino dell'Olimpiade, l'esperienza non è comunque molto esaltante per James e compagni: i risultati deludenti hanno portato infatti i giornalisti americani a ribattezzare questa squadra Nightmare Team (squadra da incubo).
Nel 2006 ha partecipato anche ai Mondiali in Giappone, dove gli USA si sono classificati nuovamente terzi, questa volta dietro Spagna e Grecia. Anche stavolta l'esperienza è amara per LBJ, che si fa notare soprattutto per una spettacolare quanto inutile schiacciata nei secondi finali della partita contro la Grecia, quando la qualificazione per gli Stati Uniti era svanita da tempo e sotto un pesante passivo.
La voglia di rivalsa degli americani è forte e per le Olimpiadi di Pechino 2008 Team USA viene rinominato Redeem Team, squadra della redenzione, con il compito appunto di "redimere" la selezione statunitense dopo le brutte figure rimediate negli ultimi anni. Trascinata da LeBron, Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Dwyane Wade e Dwight Howard la squadra riesce a battere la Spagna, guidata dai fratelli Gasol, in una finale mozzafiato. Per King James e per tutti gli USA arriva la tanto agognata medaglia d'oro. |