Valentino Rossi |
Nel 1994, dopo un anno, si è classificato primo in sella alla Cagiva, così come nel 1997, a diciotto anni, è diventato campione mondiale classe 125 con l'Aprilia. Nel 1999 ha vinto il motomondiale classe 250 ed ora domina incontrastato la classe maggiore delle motogp.. Valentino Rossi è stato dunque il primo italiano a vincere il Mondiale in tre diverse categorie. Il leggendario Giacomo Agostini, ad esempio, vinse sì ben quindici Mondiali nella sua carriera, ma tutti nelle classi 250 e 500. Rossi invece è il terzo pilota nella storia del Mondiale a trionfare in tre classi diverse. Prima di lui, Phil Read (125, 250 e 500) e Mike "the bike" Hailwood (250, 350 e 500): nomi leggendari della storia del motocliclismo. Figlio dell'ex pilota degli anni '70 Graziano Rossi e di Stefania Palma, Valentino è nato a Urbino, è cresciuto a Tavullia (PS), ma ormai risiede a Londra. Il padre Graziano si classificò terzo al campionato mondiale 250 nel 1979 su una Morbidelli. Il piccolo Rossi ha quindi iniziato a seguire le gare del campionato del mondo ancora prima di camminare e di stare in equilibrio su due ruote. Le sue prime esperienze agonistiche sono a quattro ruote: il 25 aprile 1990 il giovanissimo Rossi vince la sua prima gara di go-kart. I costi per intraprendere uno sport del genere erano però troppo elevati e così, di comune accordo con il padre, decide di passare alle minimoto. E' la scelta vincente. Il giovane pilota di Tavullia comincia a vincere le gare e campionati a ripetizione, e nel 1993, sulla pista di Magione, debutta in sella a una moto vera, una Cagiva 125. Campione italiano della Sport Production nel 1994, l'anno successivo conquista il titolo nazionale della 125 (a sedici anni: il più giovane della storia) e si piazza terzo nel campionato europeo della stessa categoria. Il 1996 è l'anno dell'esordio mondiale: arriva alla prima vittoria (GP Repubblica Ceca a Brno), preceduta dalla prima pole position. Da qui in poi possiamo osservare un dato curioso: Valentino Rossi ha sempre vinto il Mondiale negli anni dispari e sempre nella seconda stagione in una classe. Se dovessimo quindi stilare una tabella sinottica, risulterebbero questi dati: vittorie sulla 125 nel 1997 e sulla 250 nel 1999, mentre nel 2001 abbiamo la vittoria nella classe 500. A rigor di cronaca, comunque, bisogna dire che è nel 1997 che esplode definitivamente il fenomeno Rossi sul piano mediatico, grazie senz'altro ai suoi successi ma anche alla capacità innata di saper conquistare il pubblico, ad esempio con i suoi incredibili modi di festeggiare ogni successo. Travestimenti, prese in giro, scherzi che entrano nel mondo delle corse. In tutti i circuiti gli appassionati aspettano l'ennesima "trovata" del pilota di Tavullia, che a seconda delle circostanze, si trasforma in Robin Hood, Superman, o gladiatore. Per non parlare poi della sua eterna rivalità con l'altro campionissimo Max Biaggi, stella inizialmente oscurata dall'astro Rossi. Una rivalità che ha dato origine a numerosi e spiacevoli dissapori. In conclusione, Rossi ha finora disputato un numero incredibile di gran premi arrivando a vincerne circa il 50% e conquistando un altrettanto notevole numero di pole position. Valentino a 22 anni e 10 mesi, è stato il quarto più giovane campione mondiale della storia, dopo Freddie Spencer (il più "verde" in assoluto, con 21 anni, 7 mesi e 14 giorni), Mike Hailwood e John Surtees. Nessuno però ha mai vinto tanti Gran premi prima di compiere i ventitrè anni: 37. Il più vicino a realizzare questo record è Loris Capirossi che, da Under 23, conquistò ben quindici successi. Il 12 ottobre 2003 è stata una giornata storica per il mondo dei motori e per l'orgoglio italiano: mentre nella F1 la Ferrari entrava nella storia vincendo il suo quinto titolo mondiale "costruttori" consecutivo (e Michael Schumacher entrava nella storia vincendo il suo sesto titolo mondiale), Valentino - 24 anni - saliva sul gradino più alto del podio festeggiando il suo quinto titolo mondiale, il terzo consecutivo nella classe maggiore, proiettandosi con merito, come una leggenda vivente, tra i più grandi di sempre: un fenomeno! Nella stagione 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha, seguito da quasi tutti gli elementi chiave della vecchia squadra, come il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dalla prima stagione in Honda nel 2000. Rossi vince il Motomondiale 2004 con 304 punti iridati, a dodici anni di distanza dall'ultima vittoria di un pilota Yamaha, lo statunitense Wayne Rainey. Nel corso della stagione ottiene nove vittorie (Sudafrica, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), due secondi posti (Repubblica Ceca e Giappone) e cinque pole position (Sudafrica, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia). In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Carlos Checa. Anche nel 2005 Rossi vince la competizione con 367 punti, divenendo campione del mondo con quattro gare di anticipo, a Sepang, il 25 settembre. Conquista 11 vittorie su 17 gare (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia), 16 podi complessivi (tre secondi posti (Portogallo, Malesia e Turchia) e due terzi posti (Laguna Seca e Comunità Valenciana). In questa stagione ha corso in coppia con Colin Edwards, che sarà suo compagno di squadra anche nei due anni successivi. Il 2 agosto 2006, Rossi firma il rinnovo contrattuale con la Yamaha. Nella stagione 2006 Rossi si classifica al secondo posto con 247 punti. Nell'ultima gara perde il primo posto in classifica, ottenuto all' Estoril, venendo definitivamente superato dal nuovo campione del Mondo Nicky Hayden, che viola l'imbattibilità quinquennale di Rossi. Ottiene comunque 5 vittorie (Qatar, Italia, Catalogna, Germania e Malesia) Nel 2007 si classifica al terzo posto finale, dietro al nuovo campione del mondo della Ducati, Stoner, e al pilota della Honda Pedrosa. Vince quattro gran premi, nell'ordine Jerez, Mugello, Assen e Estoril (dove dedica la vittoria a Colin McRae, scomparso il giorno precedente); arriva secondo a Losail, Shanghai, Montmeló; ottiene inoltre dei piazzamenti di minor rilievo a Istanbul (decimo posto) e a Le Mans (sesta posizione). Nelle qualifiche dell'ultimo GP a Valencia Rossi, conseguentemente a una caduta, si procura un trauma multiplo alla mano destra. L'aiuto della clinica mobile gli consente di partecipare comunque alla gara, dalla quale però si ritira per un guasto elettronico. Durante quest'ultimo fine settimana avverrà la comunicazione ufficiale del suo passaggio alle gomme giapponesi Bridgestone, dopo diversi anni con le Michelin. Nel 2008 è ancora in sella alla Yamaha. Nelle prime tre gare, Stoner, Pedrosa e il debuttante compagno di squadra Lorenzo si alternano sul gradino più alto del podio. Successivamente Rossi riconquista la prima posizione in classifica mondiale con tre vittorie consecutive nei gran premi di Cina, Francia ed Italia. Nel Gran Premio di Francia, a Le Mans, raggiunge le 90 vittorie in carriera, al pari di Angel Nieto. A partire dal Gran Premio degli USA di Laguna Seca, Rossi conquista una serie di vittorie, a Brno, Misano Adriatico, Indianapolis e Motegi. Ad Indianapolis, dove il 14 settembre 2008 le moto gareggiano per la prima volta, Rossi conquista la vittoria che gli consente di superare, con 69 vittorie tra 500 e MotoGP, il record assoluto detenuto in precedenza da Giacomo Agostini. A Motegi Rossi, con tre gare di anticipo rispetto alla fine del campionato, torna a laurearsi campione del mondo, arrivando a 8 titoli iridati: 1 in 125, 1 in 250 e 6 tra 500 e MotoGP. Ottiene un'ulteriore vittoria a Sepang. Tra i dati statistici, sono rilevanti il record di punti in una singola stagione (373), e 7 ulteriori piazzamenti sul podio: i secondi posti in Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Germania e Australia, e i terzi posti in Portogallo e a Valencia; ottiene anche due pole positions (Mugello e Indianapolis). La stagione 2009 inizia piuttosto bene per Rossi, con due secondi posti in Qatar e a Motegi (rispettivamente dietro Stoner e Lorenzo) e la vittoria in Spagna a Jerez. La gara successiva, a Le Mans, giunge sedicesimo al traguardo. Ritorna sul podio, ottenendo un terzo posto al Mugello (Gran Premio del quale aveva vinto le precedenti sette edizioni), e ottiene la vittoria in Catalogna, dopo una gara combattuta con Jorge Lorenzo e un sorpasso all'ultima curva. Il 27 giugno 2009, in occasione del Gran Premio d'Olanda ad Assen, Rossi ottiene la sua centesima vittoria in carriera, festeggiata con l'ostensione, al termine della gara, di uno striscione recante le foto di tutte le vittorie ottenute dal pilota sino ad allora. A Laguna Seca Rossi ottiene il secondo posto alle spalle di Dani Pedrosa e davanti a Lorenzo e Casey Stoner, mentre in Germania conquista la pole sul bagnato e la vittoria in gara dopo un duello col compagno di squadra Jorge Lorenzo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, dopo aver ottenuto la pole position ottiene la quinta posizione in gara, condizionato da una caduta. In Repubblica Ceca conquista pole e vittoria, davanti a Pedrosa, il che gli consente di allungare in classifica sui principali rivali per la lotta iridata, Lorenzo (caduto) e Stoner (che non ha partecipato a causa di problemi fisici). Nel Gran Premio di Indianapolis, invece, cade nel corso dell'ottavo giro; Lorenzo invece conquista la vittoria recuperando 25 punti in classifica. La settimana successiva, nel Gran Premio di San Marino, Rossi ottiene pole position e vittoria, precedendo i rivali diretti per il titolo, Lorenzo e Pedrosa. Tuttavia, nel Gran Premio del Portogallo, dopo aver avuto difficoltà nella scelta dei settaggi durante tutto il week-end, Rossi giunge al traguardo al quarto posto, alle spalle di Lorenzo, Stoner e Pedrosa A Phillip Island Rossi giunge secondo, dietro a Stoner, in una giornata condizionata da un lutto familiare: infatti, da poche ore era a conoscenza del suicidio del secondo marito di sua madre. La caduta durante le prime fasi della gara del diretto rivale per il campionato, Lorenzo, permette al centauro di Tavullia di conquistare un cospicuo vantaggio sul rivale in classifica, che gli può permettere già a partire dalla gara successiva la conquista del suo nono titolo mondiale. A Sepang Rossi si laurea per la nona volta in carriera campione del mondo. Giunge infatti terzo, dietro Casey Stoner e Daniel Pedrosa, ma davanti al rivale dell'anno Jorge Lorenzo in una gara condizionata dalla pioggia. Grazie al risultato ottenuto riesce a portarsi a 41 punti di vantaggio in classifica quando manca una sola gara al termine, divario che gli garantisce la vittoria matematica della competizione mondiale. La stagione si conclude col secondo posto alle spalle di Pedrosa nel Gran Premio della Comunità Valenciana, davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo. Altre pole positions sono state ottenute in Giappone e Malesia. La stagione 2010 inizia con una vittoria in Qatar, davanti al compagno di team Jorge Lorenzo e ad Andrea Dovizioso (team ufficiale Honda HRC), vittoria favorita anche dalla caduta del pilota Ducati Casey Stoner che era al comando della gara. In Spagna (Jerez), si classifica 3º dietro a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, mentre in Francia arriva secondo dopo essere partito dalla pole position. Tuttavia il 5 giugno, durante le prove del Gran Premio d'Italia presso il circuito del Mugello, Valentino cade a causa di un high side riportando la frattura esposta di tibia e perone. L'infortunio, per il quale viene operato al CTO di Firenze, lo terrà lontano dalle piste a lungo, compromettendo la stagione. |
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