Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo Guerrero, nato a Palma di Maiorca il 4 maggio  1987 è un motociclista spagnolo.
Il suo motto è Por fuera, breve locuzione spagnola, il cui significato è "dall'esterno", che rende al meglio la sua guida spericolata, soprattutto in fase di sorpasso.
Corre solitamente con il numero 48; nel 2007, essendo il campione in carica della classe 250, ha usato il numero 1. Nella stagione 2009, visto il ritiro dal mondo delle corse del suo manager Dani Amatriain, ha deciso di lasciare il 48, legato appunto ad Amatriain e di utilizzare il numero 99.
Dall'inizio della sua carriera da professionista sino alla stagione 2008 era sponsorizzato dalla Chupa Chups; per questo motivo tutte le volte che saliva sul podio o veniva intervistato si presentava sempre con un leccalecca dello sponsor in bocca. A partire dalla stagione 2009, nella parte superiore del casco, al posto del logo della Chupa Chups sfoggia una "x" rossa circondata da una freccia bianca ruotante su se stessa, che è il simbolo di Lorenzo.
Comincia a soli 4 anni (1991) il suo primo campionato di mini cross.
Nel 1992 comincia a correre nelle minimoto.
Dal 1993 al 1995 è uno dei partecipanti al campionato minicross delle Baleari conquistando per 3 volte il titolo di campione.
A soli 10 anni partecipa all'Aprilia Cup 50cc, vincendo anche qui il titolo nel 1998 e nel 1999.
Nel 2000 visto la tenera età di 13 anni Jorge ha bisogno che la Federazione Motociclistica Internazionale gli rilasci una deroga per correre il campionato Spagnolo di velocità, cosa che ottiene visto il suo talento.
Nel 2001 partecipa al campionato europeo classe 125 e arriva sesto in classifica finale; mentre nel campionato Spagnolo dello stesso anno conclude quarto.
Giampiero Sacchi, all'epoca responsabile del reparto corse del Gruppo Piaggio (comprendente anche Aprilia e Derbi), lo nota e lo fa esordire nel 2002 nel campionato del mondo 125 con la scuderia spagnola Derbi, con cui correrà per tutta la sua permanenza in 125. Lorenzo debutta a Jerez de la Frontera il 4 maggio 2002, giorno del suo quindicesimo compleanno: è l'età minima per correre nel mondiale, quindi Lorenzo, essendo il 4 maggio un sabato, perde, oltre ai primi due gran premi a Suzuka e Welkom, anche le prove del venerdì spagnolo perché non abbastanza vecchio per gareggiare. Terminerà la stagione al 21° posto con 21 punti iridati, ottenendo come miglior risultato un 7° posto in Brasile.
Lorenzo, il pilota più giovane della storia ad aver partecipato ad un GP del Mondiale, nel 2003 finisce 12° in classifica con 79 punti e vince la sua prima gara nel GP di Rio de Janeiro: è il secondo pilota più giovane della storia del motomondiale a vincere la corsa di Rio de Janeiro; nel corso della stagione ottiene anche pole position e terzo posto in Malesia.
Nel 2004 termina la stagione al 4° posto con 179 punti, ottenendo tre vittorie (Olanda, Repubblica Ceca e Qatar), un secondo posto in Australia, tre terzi posti (Francia, Gran Bretagna e Portogallo e due pole position (Catalogna e Qatar).
Nel 2005 partecipa al campionato del mondo 250 con il Team Fortuna Honda, raggiungendo, grazie a quattro secondi posti (Italia, Repubblica Ceca, Qatar e Comunità Valenciana) e due terzi posti (Olanda e Australia), il quinto posto in classifica con 167 punti. Nel corso della stagione ha ottenuto quattro pole position (Italia, Olanda, Repubblica Ceca e Qatar).
Nel 2006 corre nello stesso team, che però è passato all'Aprilia. Vince la sua prima gara in 250 nel GP di Spagna a Jerez, prima gara del campionato. Grazie ad otto vittorie (Spagna, Qatar, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Malesia e Australia), un secondo posto in Catalogna e due terzi posti (Germania e Giappone, vince il suo primo campionato del mondo con 289 punti lottando sino all'ultimo GP con Andrea Dovizioso, diventando il secondo pilota più giovane della storia a vincere tale titolo. Nel corso della stagione ha ottenuto dieci pole position (Spagna, Qatar, Turchia, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia e Giappone).
Anche nel 2007 corre nella 250, sempre nel Team Fortuna Aprilia, stavolta senza un compagno di squadra. Nelle qualifiche per la gara del Mugello, non avendo girato nel breve intervallo di tempo in cui non ha piovuto, non è riuscito a qualificarsi per la gara; ossia il suo miglior tempo era superiore al 107% del tempo valevole per la pole position. La direzione di gara gli ha comunque concesso di prendere parte alla gara, seppur partendo dalla 20a posizione. In una decina di giri rimonta tutti e si porta in testa alla corsa, rischiando anche di scivolare per via di una collisione con Mika Kallio che, complice una rottura del motore, esce molto lento da una curva. Nell'ultimo giro cade per via di un contatto con Álvaro Bautista; la caduta gli costa il podio, però riesce ad rialzarsi ed a finire la gara ottavo.
Si riconferma campione del mondo con una gara di anticipo arrivando terzo a Sepang. Nel corso della stagione, in cui ha ottenuto nove vittorie (Qatar, Spagna, Cina, Francia, Catalogna, Olanda, Repubblica Ceca, San Marino e Australia)e 312 punti in classifica, ogni volta che ha ottenuto la pole position ha poi vinto anche la gara. Ha totalizzato nove pole position.
Dopo questo doppio successo nella quarto di litro passa in MotoGP al team Fiat Yamaha, come compagno di squadra di Valentino Rossi, in cui corre tuttora.
Contro ogni pronostico l'8 marzo 2008 conquista la prima pole della stagione a Losail per il GP del Qatar: è il quinto anno consecutivo, una volta in 125, tre in 250 ed una in MotoGP, che parte dalla pole in Qatar; in gara ottiene poi un ottimo secondo posto dietro Casey Stoner. Il 13 aprile, dopo aver conquistato la sua 3° pole position in questa stagione, vince il gran premio del Portogallo davanti al rivale Dani Pedrosa ed al compagno di squadra Valentino Rossi. Il giorno dopo la gara, il 14 aprile, si è sottoposto ad un intervento di fasciotomia al braccio destro all'Ospedale Universitario di Barcellona per ridurre i problemi di irrigidimento dovuto alla sindrome compartimentale (molto diffusa tra i motociclisti).
Dopo una serie di brutte cadute, la prima delle quali gli costa la frattura di entrambe le caviglie, fa un finale di stagione in crescendo e finisce la stagione al quarto posto assoluto con 190 punti. Quando ha avuto la caduta, peraltro molto spettacolare a vedersi, era in testa al mondiale insieme a Dani Pedrosa; ironia della sorte, anche il connazionale ha perso la testa del mondiale per via di una brutta caduta. Altri piazzamenti sul podio sono stati: i secondi posti in Francia e San Marino e i terzi posti in Spagna e a Indianapolis. In seguito a queste fratture, una caduta nelle prove libere del GP di Catalogna di molta meno gravità gli ha impedito di prendere parte alla gara. Altre pole position sono state ottenute in Spagna e Giappone.
La stagione 2009 inizia con una prima fila, terzo tempo nelle prove ufficiali, e con un podio in Qatar, seppur nel gradino più basso (lo precedono infatti Stoner e Valentino). Vince a Motegi, in Giappone, la sua prima gara della stagione. A Jerez cade negli ultimi giri, dopo aver ottenuto la pole position nello strenuo tentativo di inseguire il terzo posto occupato da Casey Stoner. Vince la seconda gara della stagione a Le Mans, in una gara condizionata dal maltempo; i piloti partono tutti con le gomme da pioggia ma, già dopo pochi giri la pista si asciuga; Lorenzo è uno degli ultimi che va a cambiare la moto e riesce a tornare in pista in testa alla gara. Nella gara di casa, a Barcellona, è protagonista di un duello all'ultimo giro con Valentino, che lo batte con un incredibile sorpasso all'ultima curva. Nella gara di Assen si piazza ancora una volta secondo dietro al compagno di squadra. A Laguna Seca parte dalla pole position, ma una caduta nelle qualifiche gli condiziona il week end; riesce comunque ad arrivare a podio in terza posizione; nel penultimo giro stava per superare Rossi per il secondo posto, ma un errore glielo ha impedito. A Donington Park cade mentre è al comando, a causa di una frenata sulla riga bianca resa viscida dalla pioggia. A Brno, a cinque giri dall'arrivo, cade di nuovo mentre è al comando, nel tentativo di bloccare un attacco di Rossi, scivolando a 50 punti dallo stesso Rossi e compromettendo probabilmente le sue chance di vincere il mondiale.
Il 25/08/2009, pochi giorni prima del Gran Premio di Indianapolis, a soli 22 anni, e dopo una ridda di voci su un suo eventuale trasferimento nel 2010 in Honda (poi smentito dai vertici HRC che hanno confermato Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso) e in Ducati (alle prese con il difficile momento di salute per il suo top-rider Casey Stoner), Jorge Lorenzo ha comunicato ufficialmente di rimanere alla Yamaha anche nel 2010.
Nel Gran Premio di Indianapolis vince la gara davanti ad Alex De Angelis e Nicky Hayden.Grazie alla caduta di Valentino Rossi si porta a 25 punti dallo stesso Rossi in classifica e, a cinque gare dalla fine del campionato, riapre il mondiale. A Misano arriva secondo dietro Rossi.
All'Estoril ottiene pole position e una perentoria vittoria, mentre Rossi arriva solo quarto, e così si porta a soli 18 punti dal compagno, alimentando ancora un epico duello con Valentino.
A Philip Island Jorge cade subito al primo giro per un contatto con la moto del statunitense Hayden. In Malesia dopo tutte le prove sull'asciutto, piove poco prima della gara. Come altri piloti fa due giri di allineamento per provare a sistemare le moto, ma sbaglia i tempi e si ritrova in pit lane quando viene acceso il semaforo rosso. E' costretto a partire dall'ultima casella in griglia ma dopo solo 25 secondi ha già recuperato una decina di posizioni. Finisce la gara quarto dietro a Rossi che vince così il titolo. Lorenzo è comunque stato il principale avversario di Rossi al titolo sino alla fine della stagione. Altri piazzamenti sul podio sono stati: i secondi posti in Italia e in Germania e il terzo posto nella Comunità Valenciana. Altre pole position sono state ottnenute in Italia e in Catalogna. Nel corso della stagione ha totalizzato 261 punti.
Nel 2010 ottiene un secondo posto in Qatar. Vince la prima gara della stagione nel circuito di casa a Jerez della Frontera; partito dalla seconda casella, si è attardato nei primi giri, compiendo una gara in rimonta. ha vinto ingaggiando un duello a "sportellate" con Dani Pedrosa. Dopo la seconda gara è in testa al mondiale, in vantaggio di quattro punti su Rossi. Vince, questa volta più facilmente, anche in Francia scappando dopo aver sorpassato Rossi e incrementando il vantaggio su quest'ultimo (arrivato poi secondo).
Il GP del Mugello è la svolta della stagione per il campionato e per Lorenzo: il "padrone di casa" Valentino Rossi, principale avversario di Lorenzo, cade durante le prove libere procurandosi un brutto infortunio che lo terrà lontano dalle competizioni parecchi mesi precludendogli l'opportunità di lottare per il mondiale. La gara verrà vinta da Pedrosa davanti a Lorenzo che, con Rossi fermo, consolida la leadership nel mondiale. In Gran Bretagna, in Olanda e in Catalogna ottiene pole position e vittoria.
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