Jury Chechi nasce l'11 ottobre 1969 a Prato ed è soprannominato: “Il
signore degli anelli". Il giovane Jury non è particolarmente dotato
fisicamente, né particolarmente muscoloso, ma fin da subito manifesta
un'innata vivacità e un gran desiderio di sperimentare tutto quello che
vede intorno a sè, saltando o arrampicandosi. Si allena con costanza e
sviluppa una buona tecnica: comincia a partecipare alle prime gare. Gli
inizi sono promettenti, considerando che al primo appuntamento
importante non fallisce il colpo. Si tratta del Campionato Regionale
Toscano del 1977, al quale si classifica primo. La gioia è tanta, Jury
è al settimo cielo così come i familiari, orgogliosi di aver intravisto
fin da subito la strada giusta da far percorrere al figlio. Nel
1984 è chiamato nella Nazionale juniores ma, per poter continuare a
fare ginnastica ad alto livello, è costretto a trasferirsi a Varese,
presso il centro nazionale diretto da Bruno Franceschetti, un grande
allenatore che da quel momento diventerà la sua ombra. Jury non delude:
dopo la preparazione effettuata con Franceschetti inizia una serie di
vittorie importanti. Vince consecutivamente i Campionati Italiani dal
1989 al 1995, i Giochi del Mediterraneo, le Universiadi e la Coppa
Europa.
Di diverso rilievo sono i quattro titoli europei agli anelli (1990,
1992, 1994, 1996), i cinque titoli mondiali, sempre agli anelli (dal
1993 al 1997) e la tanto ambita medaglia d'oro alle Olimpiadi di
Atlanta 1996. Bisogna tuttavia specificare un fatto importante, e cioè
che Jury, nel bel mezzo della sua sfolgorante carriera, ha subito un
trauma notevole che avrebbe potuto fermarlo per sempre, ossia la
rottura del tendine d'Achille, rotto un mese prima delle Olimpiadi di
Barcellona 1992. Jury andrà a quelle olimpiadi solo in veste di
commentatore. Quattro anni dopo, ristabilitosi, tornerà vincitore
grazie anche alla sua immensa forza di volontà. In seguito la sfortuna
ha continuato a perseguitarlo con altri gravi incidenti. Un brutto
infortunio al braccio gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi di
Sydney 2000 mettendo in dubbio la sua intera carriera. Nell'anno 2001
Jury Chechi è stato eletto presidente della Commissione Nazionale
Atleti del CONI, carica che ha ricoperto per il quadriennio olimpico
2001-2004. Nel 2004 Jury si è ripresentato alle Olimpiadi di Atene con
tanta voglia di riscatto. Con grande orgoglio è stato lui a portare il
Tricolore durante la cerimonia di apertura. A 33 anni l'Olimpiade
ateniese era la sua ultima chance, e Jury Chechi con grande merito ha
compiuto l'impresa di raggiungere il podio: la medaglia è stata di
bronzo ma il valore sportivo e umano hanno superato di gran lunga
quello del metallo più prezioso. In fondo tutti i tifosi italiani
sapevano che gli anelli riservano poteri magici. |