Wesley Sneijder

Wesley Benjamin Sneijder nato a Utrecht il 9 giugno 1984, è un calciatore olandese, centrocampista dell'Inter e della Nazionale olandese.
Giocatore nato centrocampista centrale, negli anni al Real Madrid è stato avanzato nel ruolo di trequartista. Dotato di un tiro potente e preciso, eccelle nel fornire assist ai compagni; si distingue inoltre nel calciare gli angoli, dal momento che, pur essendo un destro naturale, li batte sia con il piede preferito sia di sinistro.  È anche un esperto tiratore di punizioni: nell'ottobre 2008  è stato scelto come miglior tiratore olandese di calci piazzati in un sondaggio del magazine olandese Voetbal International con il 70% dei voti, davanti a van Persie, secondo con il 21%, e Huntelaar, terzo con il 3%.
Inizia la carriera nel settore giovanile dell'Ajax. Debutta in prima squadra il 22 dicembre 2002  nella vittoria 2-0 sull'Excelsior, quando il manager Ronald Koeman, trovandosi con la squadra ridotta a causa di diversi infortuni, lo convoca su segnalazione dell'allenatore della squadra giovanile Danny Blind. Conquista rapidamente il ruolo di mediano titolare ed occasionalmente gioca anche come ala destra. Dopo il secondo posto ottenuto nella stagione d'esordio 2002-2003, vince il titolo della Eredivisie nel 2003-2004  e termina il massimo campionato olandese ancora al secondo posto nel 2004-2005  e nel 2006-2007. Aggiunge al titolo nazionale, due Coppe d'Olanda (KNVB Cup) e tre Supercoppe d'Olanda (Johan Cruijff-schaal).
Il 12 agosto 2007  viene ceduto al Real Madrid per 27 milioni di euro diventando così il terzo olandese  ad arrivare alla corte dei Galacticos in quell'estate, dopo Royston Drenthe e Arjen Robben. A Madrid sceglie la maglia numero 23, appartenuta fino alla stagione precedente a David Beckham. Nella prima gara nella Liga realizza la rete della vittoria nel derby con l'Atlético Madrid e nella seconda realizza due reti contro il Villarreal. Termina la prima stagione spagnola con ben 9 gol in 30 partite, risultando decisivo per la conquista della Liga.
Il 3 agosto 2008, durante l'amichevole contro l'Arsenal, esce dal campo in barella con una sospetta lesione del legamento crociato procurata in seguito ad una collisione con Abou Diaby. La successiva risonanza magnetica conferma che i legamenti sono meno danneggiati del previsto e prevede una prognosi di tre mesi. Riesce a recuperare in minor tempo e già il 21 ottobre viene incluso nella formazione titolare nella gara di Champions League contro la Juventus a Torino. Il 2 settembre, con la cessione di Robinho al Manchester City, diventa il nuovo numero 10 dei blancos ed il suo vecchio 23 viene indossato dal connazionale Rafael van der Vaart. A causa dell'abbondanza di giocatori nella rosa del Real Madrid, nell'estate del 2009, la società gli comunica che non rientra più nei piani futuri della squadra.
Il 28 agosto 2009 l'Inter ne ufficializza l'ingaggio a titolo definitivo in cambio di 16 milioni di euro pagati al Real Madrid. Sneijder sottoscrive un contratto da 4 milioni di euro all'anno valido fino al 30 giugno 2013 e veste la maglia numero 10, lasciata vacante da Adriano.
Il suo esordio avviene il giorno dopo l'ingaggio, il 29 agosto 2009, disputando dal primo minuto il derby vinto 4-0 contro il Milan. Il primo gol in Serie A lo segna il 3 ottobre contro l'Udinese al 93' per il 2-1 finale, mentre il primo in Champions League il 4 novembre nella sfida della fase a gironi contro la Dinamo Kiev. Il 9 gennaio 2010 segna la sua prima doppietta in maglia nerazzurra nella partita contro il Siena vinta per 4-3.
Il 5 maggio 2010 vince il suo primo trofeo con la maglia dell'Inter: la Coppa Italia conquistata contro la Roma allo Stadio Olimpico. Il 16 maggio arriva il secondo trofeo: lo Scudetto conquistato contro il Siena. Il 22 maggio arriva infine anche la "tripletta" con la conquista della Champions League, grazie alla vittoria per 2-0 contro il Bayern Monaco nella finale giocata al Santiago Bernabeu di Madrid. Chiude tale competizione rivelandosi come il miglior assist-man del torneo realizzandone 6, l'ultimo dei quali ha propiziato l'1-0 di Diego Milito nella finale.

Nazionale

Debutta nella formazione Under-21 contro la Repubblica Ceca il 28 marzo 2003. La sua prima gara con la Nazionale maggiore risale al 30 aprile dello stesso anno contro il Portogallo. Diventa subito un elemento importante della nazionale Olandese; partecipa all'Europeo del 2004, al campionato del mondo 2006, all'Europeo 2008 e al Mondiale 2010. Nella rassegna sudafricana viene eletto uomo partita FIFA al termine del primo match vinto sulla Danimarca per 2-0. Nella seconda sfida del girone contro il Giappone, realizza il gol partita con una conclusione dal limite grazie ad un errore del portiere Eiji Kawashima. Nella partita degli ottavi di finale, contro la Slovacchia, realizza il raddoppio dopo la marcatura di Arjen Robben, qualificando così gli Orange ai quarti. Si ripete nei quarti di finale con una doppietta al Brasile che consente all'Olanda di vincere 2 a 1 e di accedere alla semifinali eliminando i più blasonati sudamericani.
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